Dalla Regione Lombardia una novità per la sanità pubblica dal medico di famiglia al "gestore"
La Giunta regionale della Lombardia ha deliberato (DGR 6551/2017) di modificare profondamente l’assetto della medicina generale separando i pazienti in due categorie: i pazienti “semplici” e i pazienti “cronici", affidando questi ultimi a un cosiddetto gestore pubblico o privato (in pratica sarà privato).
Il gestore deve sottoscrivere un patto di cura con il paziente cronico, si occupa di prescrivere gli esami necessari a partire da un “set” di prestazioni predefinite: per questo riceve un contributo monetario fisso dalla regione, il cui eventuale residuo resta nelle sue mani.
Il sistema è molto complesso e richiede di essere spiegato.
Su questo tema medicina democratica e alcuni sindacati medici hanno proposto ricorso al TAR della Lombardia.
Le ragioni essenziali del ricorso riguardano anche le conseguenze in termini di confusione, estrema complicatezza, inappropriatezza e infine privatizzazione del sistema. Il tutto nella più totale assenza di informazione dei cittadini.
A giorni la Regione invierà a tutti i “cronici” (ipertesi, diabetici, cardiopatici, ecc. ecc., per complessive sessantacinque tipologie) la lettera per effettuare la scelta. Occorre capire velocemente.
PER QUESTO SIETE TUTTI INVITATI ALLA:
CONFERENZA/DIBATTITO
LUNEDÌ 4 DICEMBRE 2017 ORE 21
C/O CENTRO CULTURALE VIA MATTEOTTI, 17
— BIBLIOTECA VANZAGHELLO —
SARÀ PRESENTE FULVIO AURORA — MEDICINA DEMOCRATICA —